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Impronta ecologica (1/3)

 

L’Impronta Ecologica è un indicatore che serve a descrivere in termini quantitativi il peso che una comunità o un’attività hanno sull’ambiente, sulla base del consumo di risorse e del lavoro richiesto all’ambiente stesso per il ripristino delle risorse impiegate.

Per calcolare l'Impronta Ecologica si cerca di stimare la quantità totale di risorse naturali e servizi degli ecosistemi che una popolazione utilizza, calcolando la SUPERFICIE DI ECOSISTEMI TERRESTRI E ACQUATICI necessaria per produrre, DIRETTAMENTE ED INDIRETTAMENTE, in modo sostenibile, tutte le risorse e per riassorbire, sempre in modo sostenibile, tutte le emissioni prodotte da quella popolazione per vivere.

 

Nella formulazione classica, proposta da Wackernagel e Rees, il calcolo dell’Impronta Ecologica si basa sui consumi medi della popolazione.

Considerando una regione di cui si vuole valutare l’Impronta Ecologica totale, se Ci rappresenta il consumo medio totale, espresso in chilogrammi, della categoria merceologica i-esima all’interno del territorio in esame, l’Impronta Ecologica totale F viene stimata attraverso la formula:

 F = Σi Ei = Σi Ci qi

dove Σi è la sommatoria su i, Ei rappresenta l’Impronta Ecologica derivante dal consumo del prodotto i-esimo e qi è il fattore di conversione, espresso in ettari/chilogrammo, che coincide con l’inverso della produttività media per la categoria merceologica i-esima. Questo fattore di conversione rappresenta l’area di terreno produttivo necessaria per produrre un chilogrammo del prodotto i-esimo.

Per rappresentare il contributo all'Impronta Ecologica dei consumi di una popolazione si considera la relazione:

Cons = Prod + Import – Export – Stock

che lega i consumi locali (Cons), le produzioni locali (Prod), le importazioni (Import), le esportazioni (Export) e la variazione delle scorte locali (Stock; viene seguita la convenzione secondo cui la variazione ha segno positivo quando vengono accumulate scorte all'interno della regione studiata).

L'equazione riporta che i consumi locali sono determinati dalla somma delle produzioni dell'area di riferimento e dei beni importati, cui viene sottratto l'insieme delle esportazioni e delle scorte accumulate.

Se si considera un sistema chiuso (dove non avvengano scambi di materia con l'esterno) e dove non si accumulino scorte, l'Impronta Ecologica di quell'area è pari a quella direttamente derivata dalla produzione locale, dal momento che tutto ciò che viene prodotto viene consumato sul posto.

Se consideriamo un sistema chiuso, ma dove si abbia accumulo di scorte, l'Impronta Ecologica è uguale a quella determinata dalla produzione locale cui va sottratta quella legata alla produzione dei beni accumulati come scorte.

Se il sistema è aperto e le merci transitano attraverso i confini (situazione che rappresenta la comune realtà), l'Impronta Ecologica dei consumi della popolazione è uguale a quella derivata dalla produzione locale + l'impronta determinata dalla produzione dei beni importati, meno l'insieme dell'Impronta connessa alla produzione dei beni esportati e dell'Impronta legata alla produzione dei beni accumulati come scorte.

Immagine tratta da http://www.firenzeinbici.net/articolo.asp?id=32

Una notazione qualitativa importante è data dal fatto che l’Impronta Ecologica cresce al crescere del peso che viene esercitato sull'ambiente; una lavorazione che emette molti gas serra, che brucia grandi quantitativi di combustibili fossili, che produce rifiuti difficilmente degradabili genera un’Impronta Ecologica superiore rispetto ad una lavorazione che “impegna” meno gli ecosistemi nell’erogazione di servizi naturali necessari ad annullare gli effetti della lavorazione stessa.

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