<<< Indietro

Prosegui >>>

Ecosistemi e scala spaziale

Dal livello locale a quello globale

Gli ecosistemi sono ambiti generalmente definibili e localizzati spazialmente. Essi però prevedono degli scambi anche importanti con realtà più ampie; ad esempio, l’ecosistema che si sviluppa attorno ad una zona umida solo apparentemente esaurisce in se stesso tutti gli scambi di materia ed energia, poiché vi sono flussi che coinvolgono ambiti ben più grandi, come l’assorbimento ed emissione di gas quali l’Ossigeno e la CO2, oppure l’apporto dato da specie animali di passaggio, o perfino la quantità delle precipitazioni o le temperature, fenomeni che hanno origini ben più complesse e globali.

Partendo da questa visione dell’ecosistema sembrerebbe comunque possibile trovare azioni di origine umana che provocano effetti circoscritti a un ambiente locale:

  • inquinamento del suolo

  • incendi localizzati

  • distruzione di aree naturali per l’edificazione

Andando però a considerare con maggiore profondità le implicazioni di questi interventi si scoprono conseguenze anche su scala più ampia: l’inquinamento di un tratto di suolo può portare le sostanze tossiche nella falda acquifera la quale è capace di trasportarle per distanze molto grandi; un incendio localizzato sviluppa comunque CO2 che entrerà in carico ad un sistema globale quale è quello dell’atmosfera; la distruzione di aree naturali può dare luogo a fenomeni di instabilità di versanti, di erosione dei suoli o perfino alla desertificazione, senza contare che l’edificazione di nuovi insediamenti genererà un nuovo contributo in termini di rifiuti, inquinamento e gas serra.

Inoltre, numerosi effetti dovuti all’aggressione degli ambienti naturali, hanno ripercussioni su vaste aree, come ad esempio, le piogge acide ed i mutamenti climatici.

Non esiste dunque un livello locale realmente definito; solo al livello globale il sistema e’ davvero chiuso e la maggior parte delle retroazioni si chiude unicamente a tale scala.